Jan 31, 2009

Nebbia

La macchina procede piano, molto piano, la nebbia e' cosi' fitta che si stenta davvero a vedere il bordo della strada. Fuori fa freddo e mancano pochissimi giorni al Natale, ha nevicato un pochino e la campagna brianzola e' coperta di neve.
Intorno, quell'aria triste e malinconica che si diffonde tra gli scheletri degli alberi e le strisce di terra dei campi arati che spuntano dalle macchie bianche. La sera avanza e piano piano il bianco spesso diventa nero fitto.
In macchina mio padre e mia madre sono in silenzio, mio fratello guarda fuori dall'altro finestrino anche lui perso nei suoi pensieri.

Che bello!

E' un'emozione che ricordo vivissima e forte. dolce di felicita' immensa. La famiglia si riunisce per festeggiare il Natale, tutti insieme siamo tanti quasi una ventina, nonni, zii, cugini e parenti vari.
Ta solita tavolata viene imbandita e per diversi giorni la festa andra' avanti tra l'attesa dei regali, la sopresa, le risa la gioa e anche qualche litigio.

Che bello!

E' un ricordo bellissimo che ancora adesso mi rende felice, mi fa tornare voglia di essere bambino.
Lo ricordo di piu' in questo inverno in cui finalmente dopo tanti anni la nebbia e' tornata a Milano insieme alla neve.

Ma adesso non e' piu' lo stesso. Non c'e piu' quell'emozione. Non c'e' piu' quell'aria di festa in famiglia. Ci sono nuove emozioni, ma quelle no, sono finite.
Eppure rivedendo la nebbia, cosi' inaspettata, ritornano. Vive. Ancora vive.

Guardo i miei figli e per loro adesso nascono le stesse emozioni. Sono felici lo sento il natale. Gli piace lo vogliono, propio come noi volevamo il nostro. Anche per loro ci sono tavole imbandite e parenti festosi.

Anche per loro passera'. E ricorderanno. Forse anche la nebbia.