Aug 12, 2009

Bar Grandi

In piazza, all'angolo con il corso xxii Marzo, c'e' un bar, il Bar Grandi per l'appunto.
Dai tavolini antistanti si vedono i giochi dei bambini della parte bassa della piazza, tagliata in due dal corso.

A gestirlo e' una famiglia immigrata da 2 o 3 generazioni dal Sud. Padre, madre, il figlio maggiore e tre sorelle dai 35 ai 15 anni.

E' uno spettacolo. Adoro quel posto. E poi (e non e' poco) sono interisti!

Uno spaccato di quell'Italia piu' semplice e genuina. Uno di quei posti, come ce ne sono tanti nel nostro paese, dove la parola Italia ancora non ti fa schifo sentirtela in bocca, dove ti piace fermarti e passare il tempo.

A tirare la carretta c'e' Mario, il capo famiglia. Un uomo bello in carne, buono, tranquillo sempre sorridente. La sua ombra e' Nicola che "studia" per prendere il posto del padre a tempo debito. Un ragazzo davvero in gamba, uno che il suo lavoro lo sa fare sul serio!!!
Poi ci sono le signore. La mamma Mara, la tipica donna pugliese. La Maria (la mia preferita) una ragazza sulla 30ina, delle sorelle la piu' solare ti accoglie sempre con il sorriso, a volte acida, ma con quel non so che... mi fa impazzire! E poi Samantha, la sorella in mezzo, gran figa! Molto milanese. A chiudere la fila Valentina, una giovanissima 15enne sulla strada giusta per seguire le orme delle sorelle maggiori.

A popolarlo ci sono una serie di personaggi fenomenali. E sicuramente, visto con gli occhi di qualcun' altro, pure io lo sono.

I miei preferiti sono, in ordine di importanza:
il filosofo (che lo e' per davvero), un tizio di mezza eta' professore di filosofia e giornalista sportivo per diletto. Quando parla ti attacca delle pippe eccezionali dove il calcio e la filosofia sono parte di uno stesso sistema cosmico che domina il mondo e ti spiega anche come Hegle (si scrivera' cosi'?) assomigliava a Sacchi e vice versa.
Il fiorista, o meglio il figlio del fiorista, quello che qualche anno fa menava la sorella in mezzo alla piazza e via la baraonda per un pomeriggio intero tra schiaffoni e bestemmie. Quello che parla a un tono decisamente superiore alla media. Ma e' un pezzo di pane.
I ragazzi di Adore' (il parrucchiere) a partire dal capo e sua moglie, una sfilata di giovani e giovanissimi in cerca di successo e fortuna. Con la bocca piana di sogni e di sindacati.
Quello tatuato, che non ho mai capito che faccia nella vita, ma l'e' semepr li. Grosso, tanto grosso, muscolo.
E poi una serie infinita di comparse, dai pensionati che giocano a carte nel retro e vari amici e professionisti della zona. Tutti con i loro modi, le loro abitudini e i loro segreti di pulcinella.

che bello!